La realtà virtuale è una tecnologia che, partendo da un ambiente reale, lo simula e lo trasforma in digitale consentendo un’immersione negli ambienti a 360 gradi. I contenuti diventano esplorabile in maniera realistica attraverso dispositivi quali visori, caschi, joy-pad e sensori di movimento.
La sua applicazione nel mondo business si traduce in tre principali vantaggi:
- risparmio di tempo: grazie ai tour virtuali si avrà un duplice risultato, meno spostamenti e clienti più decisi
- ampliamento del mercato potenziale: raggiungere i clienti che stanno dall’altra parte del mondo diventa semplicissimo
- valore aggiunto per il proprio lavoro: l’innovazione tecnologica è parte integrante di qualsiasi tipo di impresa e permette di vincere sui propri competitors
Tutti i visori per la realtà virtuale hanno delle lenti biconvesse che ingannano il cervello restituendo una visione tridimensionale e profonda dell’ambiente osservato ma, dato che ogni occhio è diverso, è necessario che l’headset sia regolabile in modo da annullare la distorsione. Inoltre, per un’esperienza ottimale i visori per la realtà virtuale devono avere dei sensori di tracciamento per il movimento della testa, oltre all’accelerometro e al giroscopio.
Esistono fondamentalmente tre tipologie di visori:
- cardboard: sono fatti di cartone (cardboard in inglese) e funzionano con uno smartphone, che si inserisce nell’apposito spazio
- visori con smartphone: si tratta di veri e propri “occhialoni” con uno slot per il posizionamento dello smartphone che funge da vero e proprio device e gestisce il tracciamento dei movimenti della testa tramite giroscopio
- visori standalone: non hanno bisogno di uno smartphone, è sufficiente, infatti, collegarli al PC o alla console (solo Play Station VR) o anche semplicemente indossarli, per vivere delle esperienza di altissimo livello